venerdì 15 ottobre 2010

Riflessione da Marisa

Da sempre sono stata interessata alla politica.
Questa volta invece non parlerò della politica del nostro paese, che già mi sembra noiosa. Preferisco parlare d'un fenomeno che incendia le folle ovunque, e che non è facile da spiegare: Barak Obama.
Come potrei descrivere la sua personalità o il suo successo?
"Parla come un attore con un linguaggio di santone", dicono i suoi critici.
Certamente, negli Stati Uniti c'è una voglia di cambiamento, e forse questo influisce, ma ciò non basta: ripetere mille volte "Yes, we can" è troppo semplice.
Dire che assomiglia a JFK o Martin Luther King non è esatto. Oggi la politica è soprattutto marketing e soldi per mantenere la squadra di gente che deve convincere con il passaparola agli studenti, alle casalinghe o ai lavoratori. Rifare il mondo come dovrebbe essere, è certo bello ma non basta: Si deve parlare anche di tasse, della guerra d'Iraq ecc.
Ci vogliono altre tante cose, ma certamente Obama fascina come un attore: sul scenario connetta con l'intorno tramite una figura accurata, una bella voce...inoltre, sua moglie sempre accanto a lui, come l'accompagnatrice perfetta, una coppia moderna, ambedue dall'Università di Harvard. Forse tutto questo è importante, ma sarà sufficiente per gobernare il mondo?

NB: Pressapoco tre anni sono già passati e Obama è il Presidente degli Stati Uniti. Le cose per lui non sono andate lisce. Ci sono stati delle luci, ma anche moltissime ombre.
Voi, cosa ne dite ?

giovedì 29 aprile 2010

Un lampo d'amore....

Tutti noi siamo vicini alla nostra cara Christine Wilson, che prova in questi giorni l'amarezza della mancanza dell'amata figlia Ana Maria, scomparsa pochi giorni fa dopo una lunga malattia.
Al funerale, il padre di Ana e marito di Christine, José Madrazo, lesse una lettera commovente e piena d'amore, la cui traduzione abbiamo voluto inserire di seguito.


"Cara Ana Maria,

Oggi, come tante altre mattine sono andato nella tua camera per alzare le tapparelle e ricevere il tuo sorriso, ma tu non eri sul letto. Ho cercato meglio, e mi sono reso conto che lì tu non c'eri affatto. Ho continuato a cercare e subito ti ho trovato, ti ho trovato molto vicino: eri all'interno del mio cuore.

Da lì mi hai sorriso, e io, nel tuo sguardo tranquillo ho potuto percepire che mi dicevi che avevi cambiato posto, ma che eri ancora qui, con me, con tutti noi, e che ci saresti stata per sempre, che era soltanto un cambio di luogo ma non di sentimento né di affetto.

Che scemo! Avevo pensato che te ne fossi andata via, ma in un attimo m'avevi detto di no, che non ci avevi lasciati, che era soltanto un cambio, che avresti continuato ad essere con tutti noi, come di solito, però la tua presenza l’avremmo sentita nei nostri cuori, cioè, che saresti stata con ognuno di noi, perché saresti stata dentro a ogni cuore.

Mi hai anche detto che smettessimo di piangere, e che per rimanere definitivamente nei nostri cuori ti eri fatta più leggera, ti eri liberata delle tue limitazioni e dei tuoi legacci corporali e che adesso ti potevi muovere con scioltezza, che eri in grado di spostarti da sola, come da bambina, addirittura più velocemente e venirci a trovare tutti allo stesso tempo, per così continuare a farci coraggio e ad essere ancora di esempio per noi.

Continuamente ci sei stata di esempio; la tua condotta, il tuo spirito positivo, il tuo ottimismo, la tua bontà, sono stati modelli per tutti quanti abbiamo avuto la fortuna di essere accanto a te: Mai uno sguardo sgarbato, sempre il tuo sorriso franco, la tua pazienza, sempre lavoratrice, sempre con l'atteggiamento positivo per trovare in ogni momento motivi di gioia e allegria anche in mezzo alle tue grandi limitazioni fisiche. Anita, nessuno di noi, della tua famiglia, ha mai avuto neppure lontanamente, così tante difficoltà nella vita come te e monostante le tante difficoltà che la vita ti ha riservato, tu hai sempre saputo apprezzarla appieno. Nessuno di noi lo ha fatto come lo hai fatto tu. Da te abbiamo preso esempio e tu sei stata assolutamente il meglio che abbiamo avuto e che avremo.

Grazie di restare con noi. Il cuore è un ottimo posto per rimanerci e in ogni occasione ti troveremo lì e proseguirai a confortarci per l'eternità. Anna, non ci lasciare, e prenditi cura di noi dal cielo, perché è sicuro che ci sei. Non ho dubbi: se c'è qualcuno che lo merita, quello sei tu. E adesso che cammini da quei lati, perché non cominci a riservare un posto per la mamma, che anche lei se lo merita..? Ma, intanto, dalle una mano, perché è piuttosto sconsolata e sebbene Mesé l'appoggi, sono sicuro che entrambe hanno bisogno della tua guida.

Grazie,ancora una volta, di avere scelto i nostri cuori per rimanerci. Io, dal mio, ti mando uno sconsolato e afflitto abbraccio."

(Traduzione: J.Pena/D.Desiderio)

martedì 16 marzo 2010

La nostra cara Ona si merita una spiegazione...

La nostra cara Ona si chiede ( e ci chiede) come mai il blog è rimasto cosí appannato, orfano di commenti e di novità.
Risponderle non è semplicissimo.
Il fatto è che le riunioni del Circolo si fanno, che ci sono anche dei nuovi membri, che c'è dell'entusiasmo, ma per qualche ragione che rimane nel mistero, le ragazze non se la sentono di scrivere; si rifiutano di sporre le loro idee nero su bianco e in lingua italiana
Ma sono certo che sovente ci entrano per sorvegliarne le novità, se ci fossero, e poi si lamentano proprio come fa Ona, di che non ci siano.
Io credo che un'apportazione della nostra cara guida e amica ( si ricorda ancora con nostalgia quella serata indimenticabile trascorsa alle rive del lago di Orta) servirebbe a innescare la fiamma del desiderio.
Che ne dici, cara Ona?